Imprenditoria femminile
Il mondo dell’occupazione autonoma sta vedendo una crescente partecipazione femminile, con un numero sempre maggiore di giovani donne imprenditrici che scelgono di avviare le proprie attività.
L'Italia è al primo posto in Europa per il numero di imprenditrici e lavoratrici indipendenti, che ammontano a 1.610.000.
Secondo il rapporto di Confartigianato, dal 2021 al 2023, il numero di lavoratrici indipendenti è aumentato del +4,8% con una crescita notevole nel settore dell’innovazione.
Imprenditoria femminile in Italia
Nel confronto europeo, basato su dati trimestrali Eurostat (escludendo i coadiuvanti familiari), al terzo trimestre del 2023 l'occupazione indipendente femminile in Italia ha registrato un aumento del +2% su base annua.
Un risultato che supera la media dell'Unione Europea e le performance di Spagna e Germania, con un incremento dell'+1,3%.
Confartigianato evidenzia come le donne stiano trainando il recupero dell’occupazione indipendente con percentuali notevoli:
- Nord-est: +4,6% (vs uomini +1,2%).
- Nord-ovest: +2,8% (vs uomini -0,1%).
- Mezzogiorno: +0,8% (vs uomini +1,0%)
- Centro: +0,3% (vs uomini -1,2%).
Tra le principali regioni italiane, le imprenditrici autonome registrano le seguenti variazioni:
- Emilia-Romagna: +9% (vs uomini +6,4%)
- Campania: +6,4% (vs uomini +0,1%)
- Lombardia: +4,7% (vs uomini +0,6%)
Tra le 233 regioni europee, ben cinque delle prime dieci regioni per numero di occupate indipendenti sono italiane:
- il primato europeo è della Lombardia con 235mila donne imprenditrici e lavoratrici autonome
- 5° posto - Lazio con 144mila
- 8° posto Emilia-Romagna con 122mila
- 9° posto Piemonte e Veneto con 113mila
Seguono Toscana con 106mila (al 13° posto) e Campania con 98mila (al 17° posto).
Imprenditoria femminile in LIGURIA
Analisi delle statistiche relativa alle 4 province liguri secondo i dati di Unioncamere e Camera di Commercio Riviere di Liguria.
Genova
Attualmente, nella provincia di Genova, le imprese femminili sono 14.514 e rappresentano il 21% del totale (-0,7% rispetto al 2022).
La loro incidenza sul totale delle imprese registrate in provincia di Genova (20,94%) risulta leggermente inferiore sia a livello regionale, sia a livello nazionale (entrambi 22,2%).
Nonostante un leggero calo dell’imprenditoria “rosa”, l'occupazione nelle imprese femminili a Genova è ampiamente aumentata negli ultimi 10 anni (+4,4%), e si concentra principalmente nel settore del Commercio (32,2%), dei Servizi alle Imprese (23,5%) e alle Persone (16,2%).
La Spezia
Come indicato dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria, nella provincia della Spezia, un'impresa su quattro è guidata da una donna. Al 31 dicembre 2023, sono 5.321 le imprese femminili registrate, che costituiscono il 25,8% del totale delle imprese nella provincia.
Le imprese femminili della provincia della Spezia sono di poco inferiore (-0,5%) alla media ligure e italiana (per entrambi -0,9%) ma la loro incidenza sul totale delle imprese registrate in provincia della Spezia (25,8%) risulta superiore sia a livello regionale, sia a livello nazionale (22,2%).
I settori che hanno visto l’incremento maggiore sono “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione” (36,5%) con un incremento del +1,5% rispetto al 2022 e le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” con un tasso di femminilizzazione del 20,8% con un incremento di +10,3%. Le diminuzioni più rilevanti riguardano invece il settore del “Commercio” (-4,3%) e dell’Agricoltura (-5,4%).
Imperia
Secondo le statistiche della Camera di Commercio Riviere di Liguria, al 31 dicembre 2023, le imprese femminili nella provincia di Imperia sono 5.748, circa il 23% del totale.
Le imprese femminili della provincia di Imperia sono di poco inferiore (-0,8%) alla media ligure e italiana (-0,9%) ma la loro incidenza sul totale delle imprese registrate in provincia di Imperia (23%) risulta superiore sia a livello regionale, sia a livello nazionale (22,2%).
I settori che hanno visto l’incremento maggiore sono il “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (35,6%) che registra un +9,1% rispetto al 2022 e le “Attività manifatturiere” con un tasso di femminilizzazione del 16,8% ed una crescita del +9,3%. La diminuzione più consistenti riguardano invece il settore del “Commercio” (-4,4%) e dell’Agricoltura (-2,9%).
Savona
Al 31 dicembre 2023, le imprese femminili nella provincia di Savona sono 7.025 – quasi un quarto (il 24,5%) del totale delle imprese registrate in provincia - secondo le elaborazioni della Camera di Commercio Riviere di Liguria.
Le imprese femminili della provincia di Savona sono inferiori (-2,4%) alla media ligure e italiana (-0,9%) ma la loro incidenza sul totale delle imprese registrate in provincia di Savona (24,5%) risulta superiore sia a livello regionale, sia a livello nazionale (22,2%).
Il settore che ha visto l’incremento maggiore è l’“Attività immobiliari alle imprese” (29,3%) con un incremento di +1,5%, rispetto al 2022. Le diminuzioni più consistenti riguardano invece il settore del Commercio (-4,6%) e dell’Agricoltura (-4,8%).
Dati CONFART
Confart Liguria e i suoi 12 sportelli nell’area ligure, si distingue come attore importante nel panorama regionale, nel a sostenere l’imprenditoria femminile. Confart Liguria ha erogato finanziamenti per un totale di € 3.121.239 da tradursi in € 1.680.329 di garanzie concesse.
Il contributo di Confart in termini di garanzie erogate in favore delle imprese femminili è stato pari al 14% del totale 2023.
Nel dettaglio, i dati relativi alle diverse province sono i seguenti:
- Genova: Il totale dei finanziamenti è di €1.402.645 e le garanzie concesse ammontano a €668.822,50.
- La Spezia: le garanzie erogate ammontano a €690.707 e i finanziamenti concessi sono pari a €1.170.994.
- Imperia: I finanziamenti erogati sono di €120.900, con garanzie concesse pari a €60.450.
- Savona: I finanziamenti concessi sono stati €435.700 e le garanzie erogate ammontano a €225.850.
Questi numeri dimostrano concretamente l'impegno di Confart Liguria nel favorire la nascita e la crescita di imprese femminili in un contesto economico non sempre facile, contribuendo così a rafforzare la presenza delle donne nel tessuto imprenditoriale ligure.
Questo contributo rispecchia una tendenza più ampia a livello regionale e nazionale, dove il supporto finanziario e le garanzie sono strumenti essenziali per superare le barriere all'accesso al credito che molte imprenditrici si trovano ad affrontare.
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